I mercati alimentari
I mercati alimentari rappresentano uno dei luoghi simbolici della riconnessione tra l’acquisto di cibo, le relazioni di comunità, i territori di produzione e di consumo e la contaminazione tra culture. Emile Zola, in un noto romanzo del 1873 descriveva il mercato de Les Halles come il “ventre di Parigi” e ancora oggi i grandi mercati urbani come quello di Porta Palazzo rappresentano nodi centrali per il funzionamento delle città, attraversati da continui flussi di merci, persone e culture, e insostituibili porte d’accesso al cibo fresco e di qualità al quale hanno diritto tutti i cittadini.
I mercati possono anche essere importanti fattori di attrazione turistica, come dimostrato da casi celebri come quello della Boqueria di Barcellona. Questo aspetto è stato preso in considerazione dall’amministrazione comunale torinese, che ha lanciato negli ultimi anni il portale Torino Mercati (mercati.comune.torino.it/), dedicato a raccontare ai cittadini e ai turisti la realtà dei molti mercati torinesi. Torino è infatti una delle città d’Italia con il numero maggiore di mercati alimentari: ben 42, la quasi totalità dei quali a cadenza quotidiana. La carta qui sotto mostra la distribuzione omogenea dei mercati nei quartieri torinesi, con una concentrazione del numero dei banchi presenti nei principali mercati: Porta Palazzo, Corso Racconigi, Piazza Madama Cristina, Borgo Vittoria, Piazza Bengasi. La maggior parte di essi – altra unicità nel panorama dei mercati cittadini italiani – ospita inoltre quotidianamente alcuni banchi di produttori agricoli, che rappresentano un fondamentale elemento di valorizzazione dei prodotti di filiera corta del territorio.
Tale importanza è testimoniata dalla numerosità dei progetti – locali, nazionali ed europei – che vedono Torino impegnata, in cooperazione con altri territori, nella valorizzazione di questi storici luoghi di vendita e consumo di cibo all’interno della città. Per esempio il progetto Central Markets (2012-2015), che aveva l’obiettivo primario di migliorare il funzionamento e la gestione dei mercati cittadini, visti come motori di sviluppo e socialità a diverse scale, da quella regionale, alla scala dei quartieri nei quali si svolgono e Urbact Markets (2013-2015), finalizzato a mettere in atto progetti di sviluppo locale, rigenerazione urbana e sostenibilità centrati sulla valorizzazione dei mercati.
Su scala metropolitana la distribuzione dei mercati alimentari è omogenea e abbastanza coerente con la distribuzione della popolazione, con un addensamento nei principali centri urbani e una rarefazione nelle aree meno densamente popolate.
Ai cambiamenti nei ritmi di vita e nelle abitudini dei consumatori sono legati dibattiti e sperimentazioni in corso negli ultimi anni, relativi all’aumento dell’efficienza economica dei mercati e a loro adeguamento agli stili di vita contemporanei, in particolare in termini di orari, accessibilità e presenza di servizi aggiuntivi (es. somministrazione di cibo, eventi, ecc.).

NUMERO DI GIORNI DI MERCATO PER COMUNE (FONTE: REGIONE PIEMONTE, 2017)

MERCATI RIONALI A TORINO
(Credits immagine di copertina: https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-persone-strada-tavolo-1508746/).